Laggiù, nelle gabbie bianche
nella profondità del dolore,
tu sei arrivata con la tua anima ferita
hai conosciuto la follia
che tanto ti ha resa bella,
immortale agli occhi di noi mortali.
La poesia è la prova della tua esistenza
che nessuno avrebbe conosciuto
se non l'avessi scritta.
Laggiù, dove tutti arrivano incoscienti
tu hai scritto la magnificenza
della solitudine
e l'onnipresenza dell'amore.
Silvia Pag
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giovedì 6 gennaio 2011
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