giovedì 24 febbraio 2011

L'onda


Con l'onda
non vinco e non perdo
la seguo soltanto.

Mi muove
mi alza
mi abbassa
mi spinge,
è padrona.

Se alzo la testa
se provo ad oppormi
mi abbatte,
mi rotola a terra
mi tiene lì sotto coi sassi.

Riprovo ad alzarmi
si arrabbia
mi sbatte più forte
torna
ritorna
e mi toglie il respiro
fin quando mi arrendo.

Allora si calma
e mi avvolge leggera.

lunedì 21 febbraio 2011

Io

Musica, musica a tutto
volume
Suoni assordanti per non
sentire
I miei pensieri
Il mio respiro
Affannoso
Voglia che stringe
Il mio corpo
Devo reagire
Non voglio carezze
Non voglio baci
Non forzarmi
Mente mia
Corpo mio
Farò come Ulisse
Mi farò legare
Non voglio seguire
La mia anima
I miei pensieri
Il mio corpo
Trattienimi
Per sempre
O lasciami andare
Mi lascio andare
Come vuoi tu
Come voglio io
Per sempre
così


Uti Turan

venerdì 18 febbraio 2011

Ogni Donna...

Ogni Donna
è un Fiore

ogni Fiore
un' Essenza

Io
Bramo te
Rosa dai petali scarlatti
che mai crebbe
nel Mio Giardino


Darkbreath

domenica 13 febbraio 2011

LA VOCE DELLE FATE

La dolce storia di due leggiadre e possenti libellule che volano frettolose a pelo dell’acqua, portando a spasso due paffuti gnomi, che innamorati del cielo, sgombrano le nuvole con i loro pensieri, viaggiando fra le inchinate chiome di sprimacciati e delicati fiori di caprifoglio. Essi fan da divertenti liane agli abbracci del bosco, mentre piccole e minute coccinelle salgono e scendono i tronchi di un grande e vecchio faggio, cercando l’irraggiungibile infinito negli occhi verdi smeraldo di una terra, ancora fantasticamente sognante.
Brillanti lucciole accendono il cuore della foresta, nel tacito riposare delle formiche sui sassi, mentre una civetta rivive nel suo sguardo il tepore del sole, ormai scomparso: le venature di un fuoco d’artificio, non ancora spento, che dal nascere delle ombre crea un faro nella notte.
La vita è ancora tutta da vivere per il bosco, perché l’oscurità è il silenzio del giorno, dove le parole sono scritte dal magico sussurrare degli elfi, accompagnati dai loro campanellini. Essi spiano il regno circostante e si impossessano del sorprendente risplender di una stella, ne fanno la carrozza più bella per andar a prendere la creatura più divina della foresta; con i loro cappellini a barchetta e piccoli orecchini dalle gocce d’argento, si imbarcano fra le vie più impensate che il cielo possa inventare e attendono di veder apparire sulla scia della luna, la forma di una preziosa perla farsi snella, mentre un’avvolgente chioma scende sulle spalline di un minuscolo abito di ninfea. Docili foglioline increspano la sottana, dove spuntano agili gambe, che danzano al tempo di una sinuosa danza, fatta di ali di una velina colorata.
I silenziosi campanellini gioiscono alla loro vista, poi gli elfi, un po’ intimiditi, fanno salire sulle loro dorate carrozze quei piedini intinti nel latte di luna e partono alla volta di un viaggio, la cui meta sarà scritta soltanto dalla fantasia.
Sembrano tanti fantasmini che illuminano la nera trapunta del cielo, poi il cuore del bosco sbadiglia, sorprendendosi di quella scintilla, che porta dietro di sé cotanta meraviglia; le creature della terra rientrano nelle loro tane, facendo ricordo di quell’indimenticabile attimo, rifugio di un sogno.
Uno scalpitio lontano ingrazia il tintinnare di un trepido sonaglino, adesso è in procinto di giungere fino al letto di un bambino: lì racconterà come le favole, possano ancora esistere in un piccolo angolo di mondo.
Come le fanciulle possano ancora intingersi i capelli nella polvere di una stella e rubare al cielo una timida goccia di luna, perché al calar della notte ancora tutto può succedere…..basta saper ascoltare lontano una melodia fugace……soltanto allora saprai che è la voce delle fate.


Francesca Ghiribelli

mercoledì 9 febbraio 2011

La luna


Qui
sul mio balcone
Fumo una sigaretta
Attendo la notte
Magica e misteriosa
Eccola
Puntualmente arriva
Respiro i suoi profumi
I suoi silenzi
Mi perdo
Tra i vapori che salgono
Dal mare
Adoro questo momento
Mio
Eccola
Compare
Perfetta nelle sue rotondità
Si specchia timida
Sull’acqua
I miei occhi
Ne assorbono
Il riflesso
Il mio essere
Ne è pervaso
Che splendida
Sensazione


lunedì 7 febbraio 2011

E' il mio cuore che vuoi?

Inseguilo
come una farfalla
sui prati di primavera
Sorprendilo
con i doni del mare
sulle calde spiagge d'estate
Nutrilo
con i frutti golosi
che offre l'autunno
Scaldalo
col calore del tuo cuore
nelle fredde sere d'inverno
Liberalo
perchè prigioniero del tuo amore
non può vivere!


L'amica del gabbiano

venerdì 4 febbraio 2011

I dieci versi dalle canzoni di Battiato da appuntarsi e non dimenticare

Il cantautore, morto ieri nella sua residenza di Milo, era nato a Jonia il 23 marzo del 1945. Ha spaziato tra una grande quantità di generi,...