venerdì 25 dicembre 2009

A Gesù Bambino


La notte è scesa

e brilla la cometa

che ha segnato il cammino.

Sono davanti a Te, Santo Bambino!

Tu, Re dell’universo,

ci hai insegnato

che tutte le creature sono uguali,

che le distingue solo la bontà,

tesoro immenso,

dato al povero e al ricco.

Gesù, fa’ ch’io sia buono,

che in cuore non abbia che dolcezza.

Fa’ che il tuo dono

s’accresca in me ogni giorno

e intorno lo diffonda,

nel Tuo nome.


di Umberto Saba

sabato 19 dicembre 2009

Albero di natale

L'ombra tinge di grigio la tristezza

della sera e avvolge rami nudi,

prati secchi, gli scavi di un cantiere,

un cane che nel buio abbaia invano.

Ma risplende un albero di Natale

nella gelida notte di un giardino.

Con le sue luci mi chiama alla speranza

e allontana la malinconia.


Fonte

martedì 8 dicembre 2009

Muro di nebbia

Sbuca nel muro di nebbia un alone
giallo - i finti soli dei lampioni.

Ma, improvvisamente, il timer li spegne
e sembra di essere tornati indietro
nel tempo, con il grigio da tagliare
con il coltello e questi campi soliti
trasformati in boschi misteriosi.

Potrebbero spuntarne gnomi, elfi,
l'esercito di Varo o cavalieri.
Mi viene incontro soltanto il postino...

© Citret


Fonte

sabato 21 novembre 2009

TESTIMONIANZA DI UNA RAGAZZA STUPRATA PER 18 ANNI. UN VERO PUGNO SULLO STOMACO....

LETTERA APERTA AD UNA “MADRE”…..

<< È tanto che non ti scrivevo, che non prendevo carta e penna per dirti quello che a voce non riesco a dire…
Cazzo quante cose ho da dirti ora…
Perché mi hai fatto questo??
Perché hai sempre fatto finta di niente, perché gli hai permesso di farmi tutto questo??
Perché mi hai messa al mondo se poi dovevi lasciare 1 stronzo libero di distruggere la mia vita, perché sei stata ai suoi cazzo di giochi??
Perché non ti sei mai anche per un attimo scomposta quando entravi in camera mia e vedevi cosa stava succedendo??
Chi è l’uomo che hai sposato? In base a cosa ami un uomo del genere?
Chi sei tu per essere chiamata mamma??
In tutta la mia vita non sono MAI stata così incazzata, sdegnata, schifata…tu non mi hai protetta, non hai MAI fatto niente per aiutarmi, per salvarmi. Hai contribuito a rovinarmi al vita e con i tuoi silenzi e la tua indifferenza hai lasciato che facessi da puttana a mio padre e ai suoi amici come se fosse la cosa più normale del mondo…ma perché?? Io voglio sapere perché, mi devi dire perché, perché cazzo mi guardavi ancora come se la colpa fosse mia, come se fossi gelosa di quello che c’era tra me e lui…potevi prendertelo… a mo non interessava, sai cosa interessava a me?? Ti 6 mai chiesta cosa io volessi veramente?? Non era molto quello che vi avrei chiesto, certo sarebbe stato più semplice di quello che mi avete dato… a me bastava poter giocare come fanno tutte le bambine, vestirmi come tutte le bambine e fare quello che tutte le bambine fanno…non dovermi vestire con felpa e tuta “perché a 8 anni la maestra non ti può mica vedere quei lividi, poi la mamma e il papà vanno in prigione e tu vai in orfanotrofio da sola e per colpa tua anche XX rimane senza genitori” e io dovevo stare attente a 6, 7, 8, 9 anni a non far vedere niente, a non giocare con bambini più grandi che potessero capire, a non avvicinarmi troppo alle maestre, a stare zitta e buona in classe così passavo inosservata…VAFFANCULO…, vi ho protetti per 18 anni, sono stata zitta per 18 cazzutissimi anni e dopo essermi presa 1 sacco di botte e non solo, dovevo anche reggere il peso dei tuoi sguardi, le tue ripicche del cazzo, perché??
Adesso basta, sono io a non volerti più chiamare mamma, tu non sei mia mamma, 6 solo la persona che per 18 anni mi ha vestita e mi ha fatto mangiare, permettendo a suo marito di picchiarmi e di togliermi quei cazzo di vestiti che mi compravi…una madre è così, una madre ti protegge, ti vuole bene e per te fa qualsiasi cosa, una madre non sta con un uomo del genere, scappa e si porta la figlia dietro, una madre non entra in una stanza e vedendo la figlia chinata sul padre che al tiene per i capelli e ansima e suda e gode perché la costringe a fargli un pompino dice “fate piano perché devo dormire”, una madre non se ne va, piuttosto uccide il marito, piuttosto fa non so cosa ma salva la figlia…tu non sei una madre, non so cosa sei ma sono sicura che non 6 una madre.
Se io avessi visto XX che ti dava uno schiaffo ti avrei protetta, mi sari messa in mezzo, ti avrei portata via per sempre da lui, sarebbe bastato uno schiaffo…
…eppure io non sono una mamma, non so cosa voglia dire avere un figlio, non ho 50 anni e non sono nessuno per potermi ribellare a un padre, ma l’avrei fatto, chiunque l’avrebbe fatto, chiunque avrebbe lottato per difendere una persona alla quale vuole bene…tu no, perché?? Non mi vuoi bene??
Ho fatto qualcosa??
Ti ho delusa in qualche modo??
O forse volevi troppo bene a lui per fermarlo??
Ma se io non sono mai stata nessuno per voi perché sono nata?? Perché non avete abortito??
Perché non mi avete dato via?? Mi potevate abbandonare, far adottare, uccidere, sarebbe stato meglio, per tutti, eppure mi avete fatta nascere e crescere per questo??
Il mio scopo era quello di soddisfare lui e i suoi amici??>>
“Stella”

Stop. Mi fermo qua. La lettera continua per altre 6 pagine, scritte a mano, fittissime, stracolme di dolore, di quel male ricevuto e mai placato, di quei sensi di colpa che non lasciano tregua e anzi fanno sentire te colpevole per ciò che hai subito, per questo sofferto sfogo sotto forma di missiva.
Sono certo che questa lettera resterà la testimonianza di un giorno passato in cui ad un angelo sono state tagliate le ali.
ma quelle ali oggi stanno ricrescendo ed a quel passato è stato tolto, giustamente, il diritto di continuare a nuocere.
Ti vogliamo bene. Con tanta stima.
Massimiliano e gli Amici di Prometeo.


AGGIORNAMENTO - NOVEMBRE 2009:
“Anna” è stata portata da noi a Mattino 5, dove con grande coraggio, ha raccontato la sua storia.
In parte la trovate qua. http://www.youtube.com/watch?v=-V3STuBr-qc
Andate poi sul nostro blog: www.massimilianofrassi.splinder.com
E leggetevi il post datato 26 ottobre 2009.
“Anna” oggi sta bene. È innamorata. HA VINTO!

mercoledì 18 novembre 2009

Agli amici

Cari amici, qui dico amici
nel senso vasto della parola :
moglie, sorella, sodali, parenti,
compagne e compagni di scuola,
persone viste una volta sola
o praticate per tutta la vita ;
purché fra noi, per almeno un momento,
sia stato teso un segmento,
una corda ben definita.

Dico per voi, compagni d'un cammino
folto, non privo di fatica,
e per voi pure, che avete perduto
l'anima, l'animo, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse uno solo, o tu
che mi leggi : ricorda il tempo,
prima che s'indurisse la cera,
quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l'impronta
dell'amico incontrato per via :
in ognuno la traccia di ognuno.
per il bene od il male
in saggezza o in follia
ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,
che le imprese sono finite,
a voi tutti l'augurio sommesso
che l'autunno sia lungo e mite.

Primo Levi
Cari amici, qui dico amici
nel senso vasto della parola :
moglie, sorella, sodali, parenti,
compagne e compagni di scuola,
persone viste una volta sola
o praticate per tutta la vita ;
purché fra noi, per almeno un momento,
sia stato teso un segmento,
una corda ben definita.

Dico per voi, compagni d'un cammino
folto, non privo di fatica,
e per voi pure, che avete perduto
l'anima, l'animo, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse uno solo, o tu
che mi leggi : ricorda il tempo,
prima che s'indurisse la cera,
quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l'impronta
dell'amico incontrato per via :
in ognuno la traccia di ognuno.
per il bene od il male
in saggezza o in follia
ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,
che le imprese sono finite,
a voi tutti l'augurio sommesso
che l'autunno sia lungo e mite.

Primo Levi

lunedì 2 novembre 2009

Amore

Amore,
vola da me
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.

Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"

La mia poesia...

La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.
Alda Merini, da "La volpe e il sipario"

mercoledì 28 ottobre 2009

Il mare...

Il mare spesso parla con parole lontane,
dice cose che nessuno sa.
Soltanto quelli che conoscono l'amore
possono apprendere la lezione dalle onde,
che hanno il movimento del cuore.

Romano Battaglia

lunedì 26 ottobre 2009

Il percorso del mago

Post n°12 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da animasolerosso

Vi e' un mago in ognuno di noi .

Questo mago vede e conosce tutto.

Un mago puo' trasformare la paura in gioia,

la frustrazione in soddisfazione.

Un mago puo' puo' trasformare la temporalita' in atemporalita'.

Un mago puo' trasportarvi oltre i limiti fino all' infinito.

Il mago si trova oltre le polarita' di luce e oscurita'

bene e male,piacere e dolore.

Tutto cio' che e' osservato dal mago ha le radici nel mondo dell' invisibile.

Il corpo e la mente possono addormentarsi, ma il mago non smette mai di essere vigile.

Il mago osserva il trasformarsi del mondo, ma la sua anima dimora in reami di luce.

Lo scenario cambia ,il Vedente rimane lo stesso.

Il vostro corpo e' il luogo che i vostri ricordi chiamano casa.

Chi sono io? E' l' unica domanda che valga la pena di essere posta e l' unica che non abbia mai trovato risposta.

E' il vostro destino assumere un' infinita' di ruoli,ma voi non siete questi ruoli.

Lo Spirito non ha dimora in nessun luogo specifico,ma lascia dietro di se un' impronta che chiamiamo corpo.

Un mago non si considera un evento locale che sogna di un mondo piu' ampio

Un mago e' un mondo che sogna eventi locali.

I maghi non credono nella morte.

Ogni cosa e' viva nella luce della consapevolezza.

Non vi e' inizio ne' fine.

Per il mago inizio e fine sono prodotti della mente.

Per essere pienamente vivi,dovete morire al passato.

L e molecole si dissociano e muoiono, ma la coscienza sopravvive alla morte della materia sulla quale governa.

L a coscienza del mago e' un campo che esiste ovunque.

Le correnti di conoscenza contenute nel campo sono eterne e fluiscono sempre.

Secoli di conoscenza cono compressi in momenti rivelatori.

Viviamo come creste di energia nel vasto oceano dell energia.

Quando l ego viene messo da parte,avete accesso alla totalita' della memoria.

Quando le porte della percezione saranno rese trasparenti, comincerete a vedere il mondo invisibile:il mondo del mago.

Dentro di voi c'e' una sorgente di vita cui potete attingere trasparenza e trasformazione.

Purificazione significa liberarsi dalle tossine della vita: emozioni tossiche, pensieri tossici,relazioni tossiche.

Tutti i corpi viventi,solidi o raefatti, sono fasci di energia che possono essere recepiti direttamente.

Il potere e' una lama a doppio taglio.

Il potere dell' ego e' tutto teso al controllo e al dominio.

Il potere del mago e' il potere dell' amore.

La sede del potere e' nel profondo del se'.

L'ego ci segue come un' ombra oscura.Ilsuo potere ci intosica e da assuefazione,ma e' soprattutto distruttivo.

La condizione del mago e' quella dell'essere conoscente.Questa dimensione del conoscere orchestra la sua stessa realizzazione.

Il campo di consapevolezza si organizza intorno alle nostre intenzioni.

Conoscenza e intenzione sono forze.L'oggetto della vostra intenzione indiriza il campo in vostro favore.

Le intenzioni sono compresse in parole, sono veicoli di poteri magici.

Il mago non cerca di risolvere il mistero della vita, e' qui per viverlo.

Tutti abbiamo in noi un se' ombra che e' parte della nostra realta' complessiva.

L'ombra none' li per ferire ma per mettere in luce dove siamo incompleti.

Quando l' ombra e' accolta, puo' guarire:Quando guarisce si trasforma in Amore.

Quando si vive con tutte le qualita' opposte,vivi il tuo"io" totale come fa il mago.

Il mago e' un insegnante di Alchimia.Alchimia e' trasformazione

Attraverso l' alchimia date avvio alla vostra ricerca di perfezione.

Voi siete il mondo.Se trasformate voi stessi,anche il mondo in cui vivete sara' trasformato

Gli obbiettivi della ricerca,eroismo,speranza,graziae amore,sono eredita' dell'eterno.

Per attirare l' aiuto del mago,dovete essere forti nella verita',non testardi nel giudizio.

La saggezza e' vivae, di conseguenza,sempre imprevedibile.

L'ordine e' l' altra faccia del caos, il caos e' l'altra faccia dell' ordine.

L'incertezza che senti dentro di te e' la soglia della saggezza.

L'insicurezza e' compagna del ricercatore,egli continua ad incespicare.ma non cade mai.

L'ordine umanoe' fatto di regole.L'ordine del mago non ha regole:fluisce con la natura della vita.

La realta' della vostra esperienza e' un'immagine riflessa delle vostre aspettative.

Se ogni giorno proiettate le stesse immagini,la vostra realta' rimarra' ogni giorno la stessa.

Quando l' attenzione e' perfetta, dal caos e dalla confusione crea ordine e chiarezza.

I maghi non si affliggono per cio' che e' perduto,

poiche' solo cio' che non e' reale puo' essere perduto.

Pedete tutto, solo cio' che e' reale rimarra'

Nelle macerie della devastazione edel disastro sono sepolti tesori nascosti.

Quando guardate nelle ceneri, guardate bene.

Amano a mano che conosci l' amore ,diventi amore.

L'amore e' piu' di una semplice emozione.E' una forza della naturae, quindi,deve avere in se' la verita'.

Quando pronunci la parola amore, puoi cogliernela sensazione,ma l 'essenza non puo' essere detta.

L'amore piu' puro si trova dove meno ci si aspetta: nel non attaccamento.

I ricercatori non si perdono mai, perche' lo spirito e' sempre in contatto con loro.

Il mondo dello spiritooffre continuamente indizi ai ricercatori.Per quasi tutti i mortali questi indizisono coicidenze.

Per un mago non esistono voincidenze.Ogni evento mette in luce un altro strato dell' anima.

Lo spirito vuole incontrarti.Per accettare il suo invito devi essere indifeso.

Quando ricerchi, inizia dal tuo cuore.

La grotta del cuore e' la dimora della verita'.

(....)

DEEPAK CHOPRA L'antica saggezza dell'Anima

Fonte

venerdì 23 ottobre 2009

Il travet

Ai tempi di mio padre
mi avrebbero chiamato travet.
Camicia bianca inamidata
mezze maniche nere a vestire
diligenza e puntualità.

Cravatta al collo come cappio
valigetta consunta nella mano
clangore ferroso del tram.

Gente che sale e che scende
aria viziata la mattina,
il cartello “vietato sputare”
e giornate tutte uguali
come il refrain di una vecchia canzone.

E’ la mia vita
la vita di un travet moderno.
Sguardo basso
e mani nelle tasche.
E’ la vita di un triste rabdomante meneghino che
in fondo in fondo
cerca solo il coraggio di volare.

Buba

Fonte

lunedì 28 settembre 2009

2^ Giornata dei PAESI BANDIERA ARANCIONE della LIGURIA

A Brugnato il 3 e 4 ottobre 2009 A Brugnato nei giorni 3-4 ottobre si tiene
la 2^ Giornata dei PAESI BANDIERA ARANCIONE della LIGURIA. Nella
giornata di domenica saranno presenti stand istituzionali in
contempornea con la 8° edizione della “Castagnata”. Scarica il programma qui e qui la scheda di adesione.

Fonte

mercoledì 9 settembre 2009

13 SPUNTI PER LA VITA ...

1 -Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 -Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
3 -Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.
4 -Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 -Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.
6 -Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 -Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 -Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 -Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10-Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11-Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
12-Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun’altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13-Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.

Gabriel García Márquez

Fonte

giovedì 27 agosto 2009

Trecento e otto

Serra bene gli occhi al sussulto risolutivo
che della sacra terra ne fece un boia senza rimpianti.
Senti la canzone del giorno successivo
che di quelle note dissonanti ne viene il nefasto ricordo.

Di urla che raccontano d’un gemito prematuro
nell’aria fremente alle prime ore del mattino.

Mesta sorge l’alba.
Suona il tamburo della nera sorella
che sorda giunge mentre la terra ancor sussulta
come per voler sovrastare qualsiasi altra cosa
o per dire a tutti che ella da la vita e così ella la riprende.

No! È una menzogna!
Che di colpa vi sia una macchia
o di dolore vi sia tristezza
Non v’è dubbio.

Così c’è da intendete il fremito della ragione
quando la terra reclama il suo diritto!
Là, di ragione, per quel prezzo, ve ne è ben poca.

Il sentiero che si spezza.
La strada che pian piano si dissolve.
Accade tutto prima che il sole prenda a ghermire la notte.

L’Aterno segue la sua via.
Sobbalza forse
ma non si cura certo dell’aria insalubre
che alla sua sinistra si leva notte tempo.

Il nuovo giorno batte forte quindi il suo bastone.
Esso è un crudele despota che reclama
un sì triste dazio.

Se infine v’è una giustizia
o un sommo guaritore dell’anima
o qualsiasi sia il suo nome che tanto declama d’essere misericordioso
Che si faccia avanti!

Di trecento e otto fu il tributo.
Che al fine si riveli, dico io!
Che venga a riscuotere.

________________________

Andrea Gray
Dedicata alle vittime del terremoto in Abruzzo.

lunedì 10 agosto 2009

L'amaca

Sento alla radio una deputata leghista spiegare che la storia dell'esame di dialetto locale per i professori è un invenzione della stampa.Che l'intenzione vera è solo chiedere agli insegnanti "rispetto delle tradizioni locali".
Non è che cambi un granchè. Bisognerà pur cominciare a dire che nelle "tradizioni locali" questo paese affoga come nelle sabbie mobili, che i suoi pochi passi nella modernità li ha fatti non grazie alle "tradizioni locali" ma nonostante o addirittura contro di esse, che lo sforzo nazionale e unitario - sforzo di identità, di concittadinanza, ripeto di modernità - è incompleto e fragile anche per via della grettezza paesana, dei Santi patroni, della retorica piccola e immobile sul campanile, la piazza, il porticato, l'aia (oggi il capannone?, la rotonda stradale?, il discount?), e che negli ultimi vent'anni questo paese ha galoppato all'indietro anche grazie alla Lega, grande vettore di ogni mediocrità provinciale, di ogni complesso di inferiorità "popolare", partito reazionario quanto nessun altro nella storia repubblicana. Imparare l'italiano, diventare italiani e sgrezzarsi da un passato di soggezione e di miseria è stato tutt'uno per milioni di italiani del Nord e del Sud. Punto.

Michele Serra

La Stampa

venerdì 7 agosto 2009

Amore non dannarmi

Amore non dannarmi al mio destino
tienimi aperte tutte le stagioni
fa che il mio grande e tiepido declino
non si addormenti lungo le pulsioni
metti al passivo tutte le passioni
dormi teneramente sul cuscino
dove crescono provvide ambizioni
d’amore e di passione universale,
toglimi tutto e non mi fare male
.

- Alda Merini
--------------------

martedì 28 luglio 2009

Italia. Giustizia è fatta!: "Ammanettato in ospedale e tradotto in carcere per il furto di un filone di pane"




E' stato arrestato (con tanto di manette ai polsi davanti al personale sanitario e agli altri ricoverati) i primi giorni di Giugno dentro l'Ospedale "SantoSpirito" di Roma perché aveva un carico penale di poco meno di tre mesi di carcere per il furto (commesso 3 anni fa...) di un filone di pane e di una scatolina di tonno in un supermercato di Monte Mario a Roma, perchè povero e colto da una crisi di fame. Ora l'uomo - un italiano senza fissa dimora condannato anche ad una ammenda pecuniaria di 4 centesimi (!)- si trova nell'infermeria del 'braccioG 14' del carcere di Rebibbia, con un 'fine pena' fissato per il 3 Settembre prossimo...

25 Luglio 2009 -- La vicenda è stata denunciata oggi dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni secondo cui "la storia di Silvio è l'emblema dell'attuale confusione che regna nel sistema della sicurezza italiano, che pensa di punire ogni tipo di condotta difforme dalla legge con la reclusione, con conseguenze drammatiche in termini di sovraffollamento e di recupero sociale dei reclusi. Una funzione, quella del recupero, garantita dalla Costituzione ma ormai praticamente abbandonata nelle carceri, perennemente alle prese con l'emergenza sovraffollamento".

...

Fonte

mercoledì 22 luglio 2009

Danza lenta

by Brunella

Alessandro Cicognani, il direttore del dipartimento di pediatria del Sant’ Orsola ha fatto circolare questa poesia che è stata scritta da una adolescente malata terminale di cancro. La poesia dice abbastanza. La pubblico così come me l’hanno inviata…. E’ stata spedita da un medico.


Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?

O ascoltato il rumore della pioggia

quando cade a terra?

O seguito mai lo svolazzare

irregolare di una farfalla ?

O osservato il sole allo

svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.

Il tempo è breve.

La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo ?

Quando dici “Come stai?”

ascolti la risposta?

Quando la giornata è finita

ti stendi sul tuo letto

con centinaia di questioni successive

che ti passano per la testa ?

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce

Il tempo è breve.

La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio,

“lo faremo domani?”

senza notare nella fretta,

il suo dispiacere ?

Mai perso il contatto,

con una buona amicizia

che poi finita perché

tu non avevi mai avuto tempo

di chiamare e dire “Ciao” ?

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce

Il tempo è breve.

La musica non durerà.

Quando corri cosi veloce

per giungere da qualche parte

ti perdi la metà del piacere di andarci.

Quando ti preoccupi e corri tutto

il giorno, come un regalo mai aperto . . .

gettato via.

La vita non è una corsa.

Prendila piano.

Ascolta la musica.


Fonte



lunedì 20 luglio 2009

Il pane


S'io facessi il fornaio

vorrei cuocere un pane

così grande da sfamare

tutta, tutta la gente

che non ha da mangiare.


Un pane più grande del sole,

dorato, profumato

come le viole.


Un pane così

verrebbero a mangiarlo

dall'India e dal Cile

i poveri, i bambini,

i vecchietti e gli uccellini.


Sarà una data

da studiare a memoria:

un giorno senza fame !


IL PIU' BEL GIORNO DI TUTTA LA STORIA.


(Gianni Rodari)

venerdì 10 luglio 2009

Val d'Ayas - Valle d'Aosta




Il cane e il vecchio





















Un giorno un cane

stremato

dall’afa dell’estate

disse fra sé :

“ non so spiegarmi

perché l’uomo

in Agosto

perde ragione

e pure i sentimenti

pur di andare in ferie.

Mi hanno lasciato solo

in mezzo a sta calura

senza un tozzo di pane

e un sorso d’acqua.

Non vedo un cane

tolto il sottoscritto

con cui possa scambiare

due latrati………ma…

aspetta….ho torto

là sulla panchina

qualcuno c’è

sotto sto sole ingrato.

Lo riconosco

c’era l’anno scorso

quell’uomo anziano

che m’ha dato pane.

Anche quest’anno

l’han lasciato solo.”

Abbaio e corro :

“ su col morale vecchio,

ora siamo insieme “


mercoledì 24 giugno 2009

Domenica 21 giugno: Valle di Rhemes









































































Esursione Val di Rhemes, Parco Nazionale Gran Paradiso

Valle di Rhemes, Casotto di Sort m 2298, Parco Nazionale Gran Paradiso

Tempo sereno, partecipanti n. 32

mercoledì 10 giugno 2009

Musica

Cari Amici,

invio una storia che credo vi piacerà e interesserà; è una storia vera.

Se qualcuno già la conosce mi perdonerà della ripetizione.

Alla fine qualche notizia . . .


Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio.

Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti.
Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava.

Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, poi guardò l'orologio e ricominciò a camminare.
Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni.

Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista.

Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo.
Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini.

Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento.

Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente.
Raccolse 32 dollari.
Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse.

Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo.
Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.
Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.

Come ho detto questa è una storia vera.
L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.
La domanda era: In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza?
Ci fermiamo ad apprezzarla?
Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?.
Ancora una domanda su cui riflettere: se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?
C'è altro da dire?
Un abbraccio

Mauro


giovedì 4 giugno 2009

LEGGETELO CHE è BELLISSIMO....

Ad
una cena di beneficenza per una scuola che cura bambini con problemi di
apprendimento, il padre di uno degli studenti fece un discorso che non

sarebbe mai più stato dimenticato da nessuno dei presenti. Dopo aver
lodato
la scuola ed il suo eccellente staff, egli pose una domanda:

'Quando non viene raggiunta da interferenze esterne, la natura fa il
suo
lavoro con perfezione. Purtroppo mio figlio Shay non può imparare
le cose
nel modo in cui lo fanno gli altri bambini. Non può comprendere
profondamente le cose come gli altri. Dov'è il naturale ordine delle
cose
quando si tratta di mio figlio?'

Il pubblico alla domanda si fece
silenzioso.

Il padre continuò: 'Penso che quando viene al mondo un
bambino come Shay,
handicappato fisicamente e mentalmente, si presenta
la grande opportunità di
realizzare la natura umana e avviene nel modo
in
cui le altre persone
trattano quel bambino.'

A quel punto cominciò
a narrare una storia:

Shay e suo padre passeggiavano nei pressi di un
parco dove Shay sapeva che
c'erano bambini che giocavano a baseball.
Shay chiese: 'Pensi che quei ragazzi mi faranno giocare?'
Il padre di
Shay sapeva che la maggior parte di loro non avrebbe voluto in
squadra
un giocatore come Shay, ma sapeva anche che
se gli fosse stato permesso
di giocare, questo avrebbe dato a suo figlio la
speranza di poter
essere accettato dagli altri a discapito
del suo handicap, cosa di cui
Shay aveva immensamente bisogno.

Il padre si Shay si avvicinò ad uno
dei ragazzi sul campo e chiese (non
aspettandosi molto) se suo figlio

potesse giocare.
Il ragazzo si guardò intorno in cerca di consenso e
disse: 'Stiamo perdendo
di sei punti e il gioco è all'ottavo inning.
Penso che
possa entrare nella squadra: lo faremo entrare nel nono'
Shay
entrò nella panchina della squadra e con un sorriso enorme, si mise su
la maglia del team.
Il padre guardò la scena con le lacrime agli occhi
e con un senso di calore
nel petto.
I ragazzi videro la gioia del padre
all'idea che il figlio fosse accettato
dagli altri.
Alla fine
dell'ottavo inning, la squadra di Shay prese alcuni punti ma era
sempre
indietro di tre punti.
All'inizio del nono inning Shay indossò il
guanto ed entrò in campo.
Anche se nessun tiro arrivò nella sua
direzione, lui era
in estasi solo
all'idea di giocare in un campo da
baseball e con un
enorme sorriso che andava da orecchio ad orecchio
salutava suo padre sugli
spalti.
Alla fine del nono inning la squadra
di Shay segnò un nuovo punto: ora, con
due out e le basi cariche si
poteva anche
pensare di vincere e Shay era incaricato di essere il
prossimo alla battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay
anche se significava perdere
la partita?
Incredibilmente lo lasciarono
battere.
Tutti sapevano che era una cosa impossibile per Shay che non
sapeva nemmeno
tenere in mano la mazza, tantomeno colpire una palla.
In
ogni caso, come Shay si mise alla battuta, il lanciatore, capendo che
la
squadra stava rinunciando alla
vittoria in cambio di quel
magico
momento per Shay, si avvicinò di qualche passo e tirò la palla così
piano e mirando perché Shay potesse prenderla con la mazza.
Il primo
tirò arrivò a destinazione e Shay dondolò goffamente mancando la
palla.
Di nuovo il tiratore si avvicinò di qualche passo per tirare dolcemente
la
palla a Shay.
Come il tiro lo raggiunse Shay dondolò e questa volta
colpì la palla che
ritornò lentamente verso il tiratore.
Ma il gioco
non era ancora finito.
A quel punto il battitore andò a raccogliere la
palla: avrebbe potuto darla
all' uomo in prima base e Shay sarebbe
stato eliminato
e la partita sarebbe finita.
Invece...
Il tiratore
lanciò la palla di molto oltre l'uomo in prima base
e in modo
che
nessun altro della squadra potesse raccoglierla.
Tutti dagli spalti e
tutti i componenti delle due squadre incominciarono a
gridare: 'Shay
corri in prima base! Corri in prima base!'
Mai Shay in tutta la sua
vita aveva corso così lontano, ma lo fece e così
raggiunse la prima
base.
Raggiunse la prima base con occhi spalancati dall'emozione.
A
quell punto tutti urlarono:' Corri fino alla seconda base!'
Prendendo
fiato Shay corse fino alla seconda trafelato.
Nel momento in cui Shay
arrivò alla seconda base la squadra avversaria aveva
ormai recuperato
la palla..
Il ragazzo più piccolo di età che aveva ripreso la palla
quindi sapeva di
poter vincere e diventare l'eroe della partita,
avrebbe
potuto tirare la
palla all'uomo in seconda base ma fece come il
tiratore prima di lui, la
lanciò intenzionalmente molto oltre l'uomo in
terza base e in modo che
nessun
altro della squadra potesse
raccoglierla.
Tutti urlavano: 'Bravo Shay, vai così! Ora corri!'
Shay
raggiunse la terza base perché un ragazzo del team avversario lo
raggiunse e lo aiutò girandolo nella direzione giusta.
Nel momento in
cui Shay raggiunse la terza base tutti urlavano di gioia.
A quel punto
tutti gridarono:' Corri in prima, torna in base!!!!'
E così fece: da
solo tornò in prima base, dove tutti lo sollevarono in aria
e ne fecero
l'eroe della partita.
'Quel giorno' disse il padre piangendo 'i ragazzi
di entrambe le squadre
hanno
aiutato a portare in questo mondo un
grande dono di vero
amore ed umanità'. Shay non è vissuto fino
all'estate successiva.
E' morto l'inverno dopo ma non si è mai più
dimenticato di essere l'eroe
della partita e di aver reso orgoglioso e
felice suo padre..
non dimenticò mai l'abbraccio di sua madre quando
tornato a casa le raccontò
di aver giocato e vinto.

ED ORA UNA PICCOLA
NOTA AL FONDO DI QUESTA STORIA:

In internet ci scambiamo un sacco di
giochi e mail scherzose senza che
queste ci facciano riflettere,
ma
quando si tratta di diffondere mail sulle scelte della vita noi
esitiamo.

Il crudo, il volgare e l'osceno passano liberamente nel
cyber spazio, ma le
discussioni
pubbliche sulla decenza sono troppo
spesso soppresse
nella nostre scuole e nei luoghi di lavoro.

Se stai
pensando di forwardare questo messaggio, c'è probabilità che
sfoglierai
i tuoi contatti di rubrica scegliendo le persone 'appropriate' o
'inappropriate' a ricevere questo messaggio.

Bene: la persona che ti
ha mandato questa e-mail pensa che TUTTI NOI
POSSIAMO FARE LA
DIFFERENZA.

Tutti noi abbiamo migliaia di opportunità, ogni giorno, di
aiutare il
'naturale corso delle cose' a realizzarsi.

Ogni interazione
tra persone, anche la più inaspettata, ci offre una
opportunità:
passiamo una calda scintilla d'amore e umanità o rinunciamo a questa
opportunità e lasciamo il mondo un
po' più freddo?

Un uomo saggio una
volta disse che ogni società è giudicata in base a come
tratta
soprattutto i meno fortunati.

Ora tu hai 2 scelte:

1.cancellare

2.
inoltrare

Possa questo giorno essere un giorno luminoso....

domenica 10 maggio 2009

Il mare


Sorgente di vita
scintilla che sazia lo spirito
che riempie lo sguardo assopito
liquido vivo d'argento
sostanza accesa di tiepido ardore..
nel blu profondo si perde la mente
tra cristallina e nitida spuma..
gazzella che corre
non toccata dal tempo
rinverdisce gli umori
spenti, muti, assenti di sole
chiusi nell'oscurità
nei meandri del nulla..
riflesso che scalda e rincuora,
che spicca improvviso tra i flutti..
è lì che ritrovo di nuovo l'essenza
immersa nell'oblio dell'immenso
e perdute emozioni riaffiorano,
all'assente e spenta memoria
di chi osserva estasiato
rapito, confuso, ammaliato..
e che si scioglie, senza difese
nell'etereo, caldo splendore...
.......
dove il colore diffuso
ora infranto mostra vita,
fluida e calda
alla ricerca di un incontro
memoria di un passato comune.
Quando la lotta era sotto il sole
e le mani spaccate al lavoro
spingevano sui remi
in attesa del vento a favore.
Erano giorni di sogni reali
di necessità alla vita
di rispetto scritto nelle onde,
nella forza di un combattimento alla pari
e l'odio solo un termine presente.
Lo stesso ora miete dolore
fine a se stesso
falciando fiori
spegnendo vite e
rendendo rossa
la nostra casa.

Fonte:
Il Mare di Antonella Camerlingo e Adamo Musella

martedì 5 maggio 2009

I GIORNI SONO SEMPRE PIU' BREVI

I giorni sono sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perchè hai tardato tanto?

Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l'ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perchè hai tradato tanto?

Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senza essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.

Nazim Hikmet

I dieci versi dalle canzoni di Battiato da appuntarsi e non dimenticare

Il cantautore, morto ieri nella sua residenza di Milo, era nato a Jonia il 23 marzo del 1945. Ha spaziato tra una grande quantità di generi,...