In questa stagione calda penso a te
la tua nudità il tuo collo il tuo polso
il tuo piede sdraiato sul divano
come una rondine bianca
quello che mi dicevi
In questa stagione calda penso a te
non so che cosa penso di più
quello che vedevo con i tuoi occhi
il tuo collo il tuo polso il tuo piede nudo
oppure quello che mi dicevi
donandoti a me
In questo calore giallo penso a te
in questo calore giallo di una stanza d'albergo
pensando a te
mi spoglio della mia solitudine
della mia solitudine che somiglia alla morte.
Nazim Hikmet, Berlino 1960
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