Se fosse come te il mare
passerei la vita al timone
passerei la vita a navigare
solcherei le onde con passione
se come te fosse la luna
io sarei una stella luminosa
e non avrei paura alcuna
di dover illuminare ogni cosa
d'illuminare te
Cristina Pinochi
Fate il vostro blog! Poesie, pensieri e racconti dei miei amici...oppure trovati sul web.
martedì 31 gennaio 2012
lunedì 30 gennaio 2012
Tra sogno e realtà
Pochissime righe
versate dal cuore.
Sempre innamorato ...
Dall'anima
quasi sempre in subbuglio.
Grafia di lettere vive
umide di inchiostro
che piroettano
in danza
su fogli
di vita vissuta.
Sogno te
oltre la notte.
Dietro il velo
opaco dei sogni.
In queste stanze
abitate di desideri
e mai vuote.
Che le stesse stelle
possano splendere
sempre
sotto il tuo cielo.
Dietro le tende
delle tue notti insonni.
Trasparente
gocciola
sul vetro
l'immagine
reale
che ho di te.
Quei vetri
appannati
parlano di noi ...
delle attese e dei sospiri.
Di quella vita
separata
tra sogno
e realtà.
venerdì 27 gennaio 2012
L’eterna scintilla d’amore
Amore mio…
In un mattino umido dal buono odore dei tuoi respiri
Il miracolo consuma il vino dei miei dispiaceri
Così tutti i sogni spenti si sono svegliati dall’oblio
Infiammando la memoria dello spirito
Con il desiderio ardente che è tuo
Dall’ eterna scintilla d’amore!
Io oltrepasso le vie segrete del paradiso
Seminando perline luminose
Nei giardini delle parole sparite
Nutrendo il mio amore
Per te e per la nostra storia
In un mattino umido dal buono odore dei tuoi respiri
Il miracolo consuma il vino dei miei dispiaceri
Così tutti i sogni spenti si sono svegliati dall’oblio
Infiammando la memoria dello spirito
Con il desiderio ardente che è tuo
Dall’ eterna scintilla d’amore!
Io oltrepasso le vie segrete del paradiso
Seminando perline luminose
Nei giardini delle parole sparite
Nutrendo il mio amore
Per te e per la nostra storia
martedì 24 gennaio 2012
"Specchio di mare ... specchio di cielo".
L'anima raccolgo
come stella di mare
o conchiglia emersa.
Ai piedi della marea
che si scompone in schiuma.
Tra le mani
sabbia umida
e pensieri che remano lontani.
Come barche luccicanti
al rettilineo orizzonte.
Bianchi gabbiani
a pochi passi
dal sole.
Gridano alla vita.
Messaggeri dei nostri
sussulti nascosti d'amore.
Più vicini al cielo ...
più vicini a Dio.
Sul pentagramma d'azzurro
volando e planando
lasciano le loro orme invisibili sull'acqua.
Vengo qui
quando voglio star sola.
Quando voglio
regalarmi momenti di riflessione.
Quando i rumori diventano assordanti
e non si riesce più ad ascoltare
il silenzio.
Quando voglio essere coccolata
dalla mano di Dio.
Da un raggio timido di sole.
Da una distesa d'oceano
per lanciarci una ad una
ogni piccola
grande amarezza.
Tra i deserti rossi
e le dune di una vita
non sempre del tutto
amabile.
Qui tra cielo e mare.
Per tuffare il mio essere.
Sara Secreti
come stella di mare
o conchiglia emersa.
Ai piedi della marea
che si scompone in schiuma.
Tra le mani
sabbia umida
e pensieri che remano lontani.
Come barche luccicanti
al rettilineo orizzonte.
Bianchi gabbiani
a pochi passi
dal sole.
Gridano alla vita.
Messaggeri dei nostri
sussulti nascosti d'amore.
Più vicini al cielo ...
più vicini a Dio.
Sul pentagramma d'azzurro
volando e planando
lasciano le loro orme invisibili sull'acqua.
Vengo qui
quando voglio star sola.
Quando voglio
regalarmi momenti di riflessione.
Quando i rumori diventano assordanti
e non si riesce più ad ascoltare
il silenzio.
Quando voglio essere coccolata
dalla mano di Dio.
Da un raggio timido di sole.
Da una distesa d'oceano
per lanciarci una ad una
ogni piccola
grande amarezza.
Tra i deserti rossi
e le dune di una vita
non sempre del tutto
amabile.
Qui tra cielo e mare.
Per tuffare il mio essere.
Sara Secreti
Camminando...
Camminando su di un sentiero di spine
Verso un cielo stregato
Nascosto nel cuore del poema
Contemplando gli inni degli angeli '
Il cinguettio dei passeri
Nella speranza di vedere Dio
Accendo il fuoco sacro del sogno
Ricorrente fin dall'infanzia
Sto tessendo degli abiti d'amore e di sole ...
Dietro di me gli eserciti delle tenebre che stanno cucinando
La gialla cronaca del nulla,
Mi inseguono.....!
Da ogni goccia di sangue che cade dallo Spirito
Cresce e fiorisce un fiore di luce ....
Che narra la mia storia...
MUNIR MEZYED
(Trad.Graziella Ardia)
Le uve della vigna del cielo
lunedì 23 gennaio 2012
Se si insegnasse...
Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore.
PEPPINO IMPASTATO (1948 – 1978), ucciso dalla Mafia e a cui è dedicato il film I CENTO PASSI
PEPPINO IMPASTATO (1948 – 1978), ucciso dalla Mafia e a cui è dedicato il film I CENTO PASSI
lunedì 16 gennaio 2012
Ecologia
Non sottovalutarmi, zanzara,
se limacciosamente nell'impiglio
d'ironica ubiquità
che trama il tuo ronzìo m'hai veduto
annaspare e m'hai sentito dietro
il tuo volo
di marionetta
bruciare applausi tardivi.
Al mio sangue dolce di mutuato
giurassiche cellule ancora
fanno capo
e al mio braccio glabro conferiscono
invincibilità
le drogherie orgogliose
della specie sapiente:
quando cadrai
irreperibile salma
nel raggio vaporoso
di morte io
avrò lo stesso sorriso di colui
che, intorno felci,
impugnava il coltello di pietra.
Carlo Fruttero
se limacciosamente nell'impiglio
d'ironica ubiquità
che trama il tuo ronzìo m'hai veduto
annaspare e m'hai sentito dietro
il tuo volo
di marionetta
bruciare applausi tardivi.
Al mio sangue dolce di mutuato
giurassiche cellule ancora
fanno capo
e al mio braccio glabro conferiscono
invincibilità
le drogherie orgogliose
della specie sapiente:
quando cadrai
irreperibile salma
nel raggio vaporoso
di morte io
avrò lo stesso sorriso di colui
che, intorno felci,
impugnava il coltello di pietra.
Carlo Fruttero
venerdì 13 gennaio 2012
L’eterna scintilla d’amore
Amore mio…
In un mattino umido dal buono odore dei tuoi respiri
Il miracolo consuma il vino dei miei dispiaceri
Così tutti i sogni spenti si sono svegliati dall’oblio
Infiammando la memoria dello spirito
Con il desiderio ardente che è tuo
Dall’ eterna scintilla d’amore!
Io oltrepasso le vie segrete del paradiso
Seminando perline luminose
Nei giardini delle parole sparite
Nutrendo il mio amore
Per te e per la nostra storia
©Munir Mezyed
poeta palestinese candidato al Nobel 2012
(trad. Michele Caccamo)
lunedì 9 gennaio 2012
Caserta scuola media Pietro Giannone un voto più basso solo perche la ragazzina è nera nei guai una professoressa
L’INSEGNANTE DI STORIA E GEOGRAFIA
Caserta, la prof le abbassa il voto:
“Tu non sei come gli altri, sei nera”
Choc in una seconda della scuola media “Giannone”
Il dirigente scolastico campano: un fatto gravissimo
CASERTA — Quei due elaborati di geografia erano del tutto simili. Anzi: uguali. In tutto e per tutto. E alla bambina il 7 rimediato, rispetto al 9 elargito al compagno di classe, stava stretto. Il suo unico torto è stato quello di farlo notare alla prof. La richiesta di spiegazioni davanti alla cattedra dopo la correzione delle verifiche, una risposta di rimando che ha gelato lei e l’intera classe: «Tu non sei come gli altri, sei nera». Caserta, scuola media statale «Pietro Giannone», quella dei figli di papà. È l’ora di geografia. La piccola, che frequenta la seconda di una sezione che terremo nascosta, ha un tuffo al cuore. Indietreggia senza più aprire bocca, tra gli sguardi altrettanto stupiti dei suoi compagni di studi e di giochi. Riguadagna il suo posto tra i banchi e la cosa – per quanto difficile da mandare giù – finisce lì.
L’orario di lezioni prosegue, la campanella suona altre due volte a sottolineare il cambio di docente tra un’ora e l’altra. Poi, un’ultima volta in maniera più prolungata: è il momento di uscire, di tornare tutti a casa. Gli schiamazzi e i soliti sfottò tra compagni per le scale e l’uscita dal portone che dà su corso Giannone, stesso nome per la più antica scuola del capoluogo con annesso Ginnasio e per il lungo stradone che costeggia il verde del parco della reggia. Simona, un nome di fantasia, torna a casa dopo aver fatto un pezzo di strada con alcune amiche. Dentro si porta un peso troppo grosso per una bambina di 12 anni. Italiana di Caserta ma dalla pelle nera. Si apre con la mamma, che nota un turbamento sul suo viso e le chiede di raccontare. Ed è l’inizio di un’altra storia, che il suo finale deve però ancora scrivere.
Continua qui
domenica 8 gennaio 2012
Fior di pesco
Questo è un giorno racchiuso in un sacco
sole bel sole
ti vorrei anche stanotte
Ho voglia di pesco e rondini
papaveri che dipingono i campi
pitosferi odorosi.
Ho voglia di una sosta
magari un tulipano
o il sorriso caldo d'un ruscello
Il mantello della luna
albe senza bruma
e foglie verdi verdi.
Una carezza tiepida al mattino
e anche un grillo canterino
E' questo un giorno racchiuso in un sacco
Addosso sento primavera
In giallo scoloro e decoro
Eppure strano …
Fuori ancor si gela
Cristina Pinochi
Copyright 2012
sabato 7 gennaio 2012
La libertà
Giorgio Gaber
(1972)Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche un gesto o un’invenzione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Da "Dialogo tra un impegnato e un non so"
Fonte
martedì 3 gennaio 2012
Che bella famiglia
Viaggio sul treno da Roma verso il nord. Famiglia romana, genitori dai 35 ai 40 anni di età. Bimbetto di sette-otto anni. In maniera ininterrotta da Roma a Bologna, la situazione è stata la seguente: bambino costantemente davanti ad un piccolo computer che gli permetteva di vedere cartoni animati; madre costantemente davanti ad un piccolo computer a chattare; padre costantemente davanti a piccolo computer impegnatissimo in video -gioco dal titolo " Le grandi battaglie romane". Non ho osato tirare fuori il mio vecchissimo cellulare, che nemmeno fa le foto!!
Mariateresa Morry
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