Il 20 aprile uscirà nelle sale di tutta Italia Libere, il nuovo docufilm scritto e diretto dalla regista Rossella Schillaci. Distribuito da Lab 80 film in occasione della festa della Liberazione, Libere è un racconto sull’emancipazione femminile durante la Resistenza, un ritratto di un’epoca apparentemente lontana che ha ancora molto da insegnarci.
Il documentario raccoglie storie di ogni
genere: i momenti di battaglia, il rapporto delle donne partigiane con
la società, frammenti di vita quotidiana.
Questo film ha una particolarità: non
vedrete volti narrare le vicende che segnarono l’Italia durante il
conflitto, non vedrete sguardi segnati da rughe profonde perdersi in
ricordi di un tempo lontanissimo. Libere è fatto di tante voci fuori campo, voci flebili e sottili ma cariche di intensità. Niente
volti, niente nomi. Solo limpide voci di donne che accompagnano
immagini e video d’epoca. Due mani frugano tra le fonti conservate
presso l‘Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza,
recuperando metri e metri di pellicole, vecchi articoli di giornale,
fotografie, cinegiornali, documenti personali. Sono le mani della
storia, che dispiegano frammenti di vita sotto ai nostri occhi come
tanti piccoli quadri. Quadri da ammirare per la loro incredibile
bellezza, ma soprattutto quadri che fanno riflettere. La sola presenza
di voci e video non rende la cosa meno intima e più impersonale, ma suggerisce l’idea che non sono importanti i nomi, i titoli, le onorificenze. Ciò che resta sono le azioni, le parole, i sentimenti e il profondo messaggio che queste cose portano dentro di loro.
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