Quante volte ci troviamo a giudicare delle persone senza sapere
esattamente cosa stia accadendo nelle loro vite o quali problemi stiano
attraversando? Molto spesso è difficile provare empatia verso gli altri. Lo dimostra bene la storia di cui vi parleremo oggi:
Un medico arriva in ospedale perché chiamato d’urgenza al reparto di
chirurgia, il caso è disperato: un bambino ha avuto un gravissimo
incidente. Il medico si infila subito il camice, ma prima di entrare in
sala operatoria incontra il padre del bambino che gli grida contro:
“Perché è venuto così tardi? Perché ha perso tutto questo tempo? Non sa
che la vita di mio figlio è in pericolo? Lei non ha il senso di
responsabilità!”.
Il medico sorride e con molta calma risponde: “Mi dispiace, non ero
in ospedale ero da tutt’altra parte, ma sono arrivato il prima
possibile. E ora si calmi e mi lasci fare il mio lavoro!”.
Ma il padre del bambino continua ad incalzarlo: “Calmarmi? Come si
sentirebbe se suo figlio si trovasse lì? Lei starebbe tranquillo?”. Il
dottore sorride ancora e risponde: “Le voglio dire quello che disse
Giobbe nella Bibbia: ‘Dalla polvere siamo venuti e in polvere torneremo,
sia benedetto il nome di Dio’. Noi medici non facciamo miracoli, ma
stia tranquillo, faremo di tutto per suo figlio “.
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