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Per chi non capisce la mia calligrafia (come lo capisco) qui sotto la versione stampata del Buongiorno |
Un dettato al giorno guarisce l’analfabeta di ritorno. Deve averlo
pensato il governo francese, che ha imposto il dettato quotidiano nei
nuovi programmi scolastici. Il mio primo dettato fu scandito dalla voce
nitida della maestra: «E’ autunno e cadono le foglie». Tradussi
creativamente: «E autumno è cabono gle folie». Sei errori in sei parole.
Da allora sono migliorato, ma neanche troppo. Quel poco è merito del
dettato, che mi ha costretto ad ascoltare le parole degli altri e a
metterle su carta, dando loro quel peso che a voce e sullo smartphone
faticano ad avere. Nemmeno il dettato, però, è riuscito a insegnarmi
l’arte della bella scrittura (calli-grafia, in greco ante Tsipras) che
era l’orgoglio di mia nonna contadina. Temo di non avere preso da lei,
ma dalle sue galline.
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