Una notte d’ estate come tutte le altre. Metti a dormire la bambina, ti
accasci sul letto ed inizi a sognare. Io stavo sognando che ero a casa
di mia sorella che abita in un appartamento al secondo piano di una
palazzina, al contrario di me che sto al piano terra, e la mia paura in
quel sogno era quale fosse la strada più veloce per scappare nel caso di
un terremoto. Pochi secondi dopo, alle 3.36, vengo svegliata dal letto
che si muove. Oddio penso, il terremoto. Aspetto seduta sul letto,
passerà penso, è una di quelle scosse piccole e brevi. Invece continua,
da un colpo secco più grande, mi alzo e corro verso la porta di casa e
ancora non smette. Mio marito va a controllare che Gioia non abbia
sentito nulla. Lei dorme fortunatamente. Vado su Facebook e capisco
subito che troppa gente lo ha sentito a km di distanza da qui, quindi
l’epicentro non è da queste parti. Negli ultimi anni ci sono state
diverse scosse con l’epicentro a pochi km da casa e avevo subito capito
che fosse distante. Di solito prima arriva il boato e poi inizia il
tremolio, questa volta non c’è stato. Poco dopo arriva la terribile
notizia. Epicentro Rieti magnitudo 6.
Interi paesi rasi al suolo, morti, feriti, persone che in pochi secondi
hanno perso tutto. Un’ora dopo provo a tornare a letto. Altra scossa
5.5. Penso ancora a quella povera gente. Stamattina al tg sono arrivate
le immagini della tragedia. Serve sangue, servono aiuti. Questi i numeri
utili della protezione civile.
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mercoledì 24 agosto 2016
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