lunedì 9 maggio 2011

Luna

Fioca, pallida luna
anima dell'universo
inconsapevole faro della notte
sposa segreta e fuggiasca del sole
il cielo ora spento, ti accoglie
in mezzo ad antiche scintille.
Vaganti ed esuli sguardi
rifugiano in te
cercando il loro riposo,
trovando un garbato calore.
Mamma limpida e affettuosa
accarezzi e nutri
col tuo intimo abbraccio,
cuori erranti desiderosi di luce
anime torride
che sotterrano i desideri
ricercando un senso
immaginario, inesistente
che rinasce improvviso
senza un perché
di fronte al tuo eterno
candido chiarore.


Antonella Camerlingo

Nessun commento:

I dieci versi dalle canzoni di Battiato da appuntarsi e non dimenticare

Il cantautore, morto ieri nella sua residenza di Milo, era nato a Jonia il 23 marzo del 1945. Ha spaziato tra una grande quantità di generi,...