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domenica 31 marzo 2019
martedì 26 marzo 2019
giovedì 21 marzo 2019
Nata il ventuno a primavera. Giornata mondiale della Poesia con Alda Merini
VEDI I VIDEO “Sono nata il ventuno a primavera” detta da Alda Merini , … e cantata da Milva , Intervista a Alda Merini , Dieci poesie d’amore lette da Sara Borsarelli , “La semplicità”
Firenze, 21 marzo 2019 –Festeggiamo oggi, insieme, l’inizio della primavera, la Giornata mondiale della Poesia e il compleanno di Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931).
Segnaliamo con piacere che questo pomeriggio, alla Certosa di Firenze con inizio alle ore 16,30, la Giornata della Poesia sarà celebrata con un’iniziativa della Fondazione il Fiore: Tradurre poesia con Alberto Caramella, presentazione del libro multilingue Era il paese dei morbidi sogni, a cura di Maria Giuseppina Caramella (Edizioni Polistampa). Sono previsti interventi critici di Marco Marchi e Carmelo Mezzasalma, letture di Andrea Giuntini e, in varie lingue straniere, di Celeste Cappelli, Davide Caramella, Giulia Spagnesi, Gabriella Tozzetti e Catherine Wallerman; intermezzi musicali di Andrea Benucci e Luigi Gagliardi.
Segnaliamo anche, con altrettanto piacere, che da oggi, proprio nella Giornata della Poesia, sarà di nuovo disponibile in libreria il bellissimo volume di Tutte le poesie di Carlo Betocchi , a cura di Luigina Stefani, introduzione di Giovanni Raboni, edito da Garzanti.
Buona Giornata della Poesia! Regalate e regalatevi uno di questi due libri!
Marco Marchi
Sono nata il ventuno a primavera
Sono nata il ventuno a primaverama non sapevo che nascere folle,aprire le zollepotesse scatenar tempesta.Così Proserpina lievevede piovere sulle erbe,sui grossi frumenti gentilie piange sempre la sera.Forse è la sua preghiera.
Alda Merini
(da Vuoto d’amore, Einaudi 1991)
martedì 19 marzo 2019
sabato 16 marzo 2019
Si nasce...
Una foto di Alda Merini a Como con le figlie Simona e Barbara |
Si nasce non soltanto per morire
ma per camminare a lungo
con piedi che non conoscono dimora
e vanno oltre ogni montagna...
da Padre mio di Alda Merini
.
sabato 9 marzo 2019
Ponti di vista
Il caffè di Gramellini
Lo stesso architetto Ponti che in Italia ha firmato il famoso studio contro la Tav, a causa del quale rischia di deragliare il governo, in Europa ne ha sottoscritto un altro che esalta i vantaggi della Torino-Lione. Se il Ponti di Roma sottolinea la scarsa economicità della linea ferroviaria, il Ponti di Bruxelles ne esalta i risparmi di tempo per le merci e la capacità di moltiplicare i posti di lavoro. A chi gli chiedeva ragione della curiosa discrepanza tra i due Ponti, il Ponti uno e trino ha spiegato che dipendeva dalle richieste dei committenti. La Commissione europea voleva sapere se la Tav era utile, e lui ha risposto di sì. Il governo italiano se costava troppo, e lui ha risposto di sì.
Lo stesso architetto Ponti che in Italia ha firmato il famoso studio contro la Tav, a causa del quale rischia di deragliare il governo, in Europa ne ha sottoscritto un altro che esalta i vantaggi della Torino-Lione. Se il Ponti di Roma sottolinea la scarsa economicità della linea ferroviaria, il Ponti di Bruxelles ne esalta i risparmi di tempo per le merci e la capacità di moltiplicare i posti di lavoro. A chi gli chiedeva ragione della curiosa discrepanza tra i due Ponti, il Ponti uno e trino ha spiegato che dipendeva dalle richieste dei committenti. La Commissione europea voleva sapere se la Tav era utile, e lui ha risposto di sì. Il governo italiano se costava troppo, e lui ha risposto di sì.
Mi stupisco del vostro stupore e faccio finta di non vedere i sorrisini di chi sospetta che l’architetto modelli i suoi giudizi sui pregiudizi dell’interlocutore pagante, avvalorandoli al puro scopo di compiacerlo. In un mondo fazioso e arrogante, il metodo Ponti va invece lodato per la sua sensibilità. Provate a chiedergli se Salvini è più elegante di Conte, se Piatek è più forte di Icardi, se bisogna volere più bene alla mamma o al papà. Ponti risponderà agli uni in un modo e agli altri in un modo opposto, ma altrettanto soddisfacente. La realtà non è mai univoca, dipende dai Ponti di vista. Lo diceva già la fonte di ispirazione dei Ponti di ogni tempo, l’autore dei Pensieri di Pippo: «È incredibile come una discesa vista dal basso somigli tanto a una salita»
Fonte
8 marzo, la poesia “A tutte le donne” di Alda Merini per la Giornata Internazionale della donna
Per l’8 marzo e per la Giornata internazionale della donna vi proponiamo una delle poesie più belle scritte da Alda Merini. Si intitola “A tutte le donne” ed è il racconto in versi della condizione femminile che la poetessa dei navigli scrisse sotto l’assedio di un mondo maschile ostile, sempre in bilico tra l’essere un “granello di colpa” e la madre di tutto.
Nata con la primavera. Il prossimo 21 marzo Alda Merini avrebbe compiuto 88 anni. Una curiosità: il 21 marzo è anche il giorno in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata della Poesia. Oggi invece che è l'8 marzo ed è la Giornata internazionale della donna, vogliamo ricordare la poetessa e scrittrice italiana, internata in manicomio, dove vi resterà per scoprire tutto l'orrore del mondo e la capacità di resilienza in se stessa, e dove cercherà la bellezza attraverso la poesia. Perché Alda, la poetessa dei navigli, con la sua ricerca della bellezza e con la sua resistenza a un mondo maschile ostile.
In queste circostanze di assedio alla sua persona, alla sua femminilità, nasce la poesia "A tutte le donne", un inno vero e proprio alla donna, che nonostante i millenni resta ancora legata alla sua dimensione di "granello di colpa", a suggerire l'immagine di debolezza del mondo in cui è concentrato il tema del peccato da Eva in poi.
La poesia di Alda Merini per l'8 marzo
La donna/madre di tutte, come madre è la terra che Alda Merini ci racconta in questi splendidi versi, in cui "soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire". Ma ecco, per l'8 marzo e la Giornata internazionale della donna, la poesia integrale di Alda Merini, intitolata "A tutte le donne":
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Continua qui
Nata con la primavera. Il prossimo 21 marzo Alda Merini avrebbe compiuto 88 anni. Una curiosità: il 21 marzo è anche il giorno in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata della Poesia. Oggi invece che è l'8 marzo ed è la Giornata internazionale della donna, vogliamo ricordare la poetessa e scrittrice italiana, internata in manicomio, dove vi resterà per scoprire tutto l'orrore del mondo e la capacità di resilienza in se stessa, e dove cercherà la bellezza attraverso la poesia. Perché Alda, la poetessa dei navigli, con la sua ricerca della bellezza e con la sua resistenza a un mondo maschile ostile.
In queste circostanze di assedio alla sua persona, alla sua femminilità, nasce la poesia "A tutte le donne", un inno vero e proprio alla donna, che nonostante i millenni resta ancora legata alla sua dimensione di "granello di colpa", a suggerire l'immagine di debolezza del mondo in cui è concentrato il tema del peccato da Eva in poi.
La poesia di Alda Merini per l'8 marzo
La donna/madre di tutte, come madre è la terra che Alda Merini ci racconta in questi splendidi versi, in cui "soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire". Ma ecco, per l'8 marzo e la Giornata internazionale della donna, la poesia integrale di Alda Merini, intitolata "A tutte le donne":
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
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