Una sua poesia è stata scelta quest'anno per una delle tracce della prima prova
Il poeta Giorgio Caproni è l’autore della poesia che è stata selezionata quest’anno per la traccia di analisi del testo alla prima prova della maturità. La poesia di Caproni si intitola “Versicoli quasi ecologici” ed è contenuta nella raccolta postuma Res Amissa, uscita nel 1991.
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
Caproni
era nato nel 1912 a Livorno. Studiò a Genova, ma visse quasi tutta la
sua vita a Roma. Fece la guerra (1939), partecipò alla Resistenza, fu
per molti anni maestro elementare e collaborò con diversi giornali e
riviste scrivendo poesie ma anche saggi, racconti e traduzioni,
soprattutto dal francese e di opere molto importanti: Il tempo ritrovato di Marcel Proust, Bel Ami di Guy de Maupassant, I fiori del male di Charles Baudelaire, L’educazione sentimentale
di Gustave Flaubert, tra le altre. Fu in contatto con alcuni dei
principali intellettuali del Secondo dopoguerra come Pier Paolo Pasolini
e Natalia Ginzburg.
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