La Giornata mondiale della libertà di stampa 2017 è tinta con il rosso della bandiera turca e con quello del sangue degli oppositori in carcere. La situazione è difficile, anzi difficilissima: basta parlare con qualcuno in Turchia per capire quanto l’aria, da quelle parti, si sia fatta irrespirabile negli ultimi tempi; tanto per la stampa quanto per i dissidenti. Nel paese della mezza luna si rischia di finire nei guai per un Tweet o per uno stato su Facebook.
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