Passo delle Tre Croci |
Era la vigilia e a Vegni avevano trovato calore ed accoglienza; le donne indaffarate nei preparativi, i bambini eccitati per l'imminente festività.
Ma i quattro montanari erano solo di passaggio, ancora poche ore di cammino e sarebbero giunti al loro paesino , alle loro case e famiglie.
Dopo un bicchiere di vino, un pò di calore del fuoco, dopo quattro chiacchiere , si erano rifiutati di pernottare a Vegni e ripartire il giorno dopo.
Volevano arrivare in tempo per la Messa di mezzanotte, per tirar fuori i regali per i loro bambini. Volevano trovarsi in Chiesa con i compaesani, sentire la propria donna vicina.
Ma da Vegni alla costa le cose non si misero bene.
La neve era alta , il vento gelido mozzava il fiato e ammucchiava neve sul sentiero ostacolando il cammino.
Arrancavano nella salita e a poco a poco sentirono salire uno strano torpore e una grande stanchezza. Sulla costa decisero di sostare un pochino, c'era ancora tempo per la mezzanotte! ..........................
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Mentre le campane suonavano l'ultimo avviso per la Messa , in paese entra barcollando un uomo paralizzato dal freddo e dalla paura.
Tutti partono alla ricerca degli altri tre; solo le donne restano in chiesa a pregare.
Voi , che salirete allegri sull'Antola ...ad un certo punto troverete un pianoro con tre croci.È un posto tranquillo e dolce, ideale per una sosta. Tre rozze croci di legno di faggio poste tanti anni fa ricordano le tre vittime della tormenta.
Tratto da un racconto di Franco Berruti - da Il Borbera