Su sassi e rovi pungenti...
Un vento arido, caldo
Ha portato via chi m'ha protetto
E abbracciato piccola
E chi, piccolo germoglio,
abbracciar non potei.
Mi graffia la realtà
Con le sue ruvide mani
E allora chiudo gli occhi
E corro sfiorando coi piedi
Verdi prati fioriti
Nel sole di primavera
Tra musiche e canti
Che si librano nell'aria
Senza spartiti né orchestra...
E volo cieli sconfinati
Con ali leggere
Su candide nuvole
E rinfresco e libero
Il mio cuore bruciato.
E poi giù giù
Nuoto in un mare profondo
Dove una luce di vetro
Rivela tesori preziosi.
Così la mente in sogno
Cura le mie ferite.
Ma poi bevo felicità
In attimi reali
Che durano all'infinito
E il cuore si libra
In voli inebrianti
... e la realtà sorride.
Cos'è il sogno
Se non un fiocco
Di divinità
Dimenticato in noi
Da chi ci ha creato?