Avrei dovuto leggerti dentro,
passo dopo passo,
l'amore a memoria che conosco di te.
Avrei dovuto porgerti le mani,
respirare la luce dei tuoi occhi
lungo i sentieri silenti dei tuoi pensieri,
tenerti le mani sui fianchi
all'ombra di ginestre intrecciate
ai tuoi riccioli neri.
Avrei dovuto ubriacarmi
della tua allegria, che sa di pulito
come panni stesi al sole di calendimaggio.
Avrei dovuto coglierti subito
dal ramo fiorito e dirti ti amo,
morderti le labbra di fame e di sete
per poi intingere l'anima nel tuo frutto maturo;
chiudere gli occhi e vivere di te.
Antonio Mariani
dal blog "Ci riprovo"