Caldi raggi dorati
mi scaldavano l'anima,
neanche una nuvola
in quel pallido intenso azzurro
di una solare giornata estiva,
sdraiato sul fresco manto verde
di un prato rubato alle favole
non pensavo a nulla d'importante;
ero rimasto incantato dalla bellezza
del celestiale creato.
Mi sentivo in paradiso,
almeno in quello da me desiderato,
la serenità del momento
era l'unica ambizione della mia vita,
in quel cielo dall'incredibile splendore
il mondo mi sembrava del tutto angelico,
nulla poteva essere diabolico,
ma l'Eden tanto decantato
da poeti e scrittori
non era mai durato
un'eternità.
In attimo il cielo cambiò,
l'azzurro divino era sparito,
un'enorme nube grigiastra
aveva oscurato anche il mio umore,
un minaccioso uragano che avanzava
aveva già rovinato la mia esistenza!
Come un altro angelo caduto
ero perso nel mio purgatorio terreste
a espiare il mio peccato originale,
quella ricerca della verità,
il viaggio che solo a pochi eletti
era permesso di intraprendere
mi era costato molto caro.
Da quel maledetto momento in poi
la luce della speranza mi abbandonò,
l'inferno diventò la mia nuova dimora
e l'infelicità regnò sovrana sul mio spirito:
seguendo un altro tormentato percoso
per ritrovare la pace dello spirito
non ero più sicuro di niente...
se mai avrei ancora vissuto
il mio paradiso perduto!
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domenica 27 aprile 2014
Il mio paradiso perduto
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