Ieri siamo stati a trovare il mitico don Luciano, a Dova Superiore, quinta tappa del cammino sociale. Un prete che non si dimentica, un "ribelle" che negli anni dello spopolamento dei paesi ha scelto insieme ad altri di tirare su una cooperativa per fare prodotti del territorio. E ci è riuscito.
Ci ha raccontato anche che oggi il Maggiociondolo - l'agriturismo che ha così ben accolto a mangiare e a dormire centinaia di camminatori e camminatrici - è ad un punto di svolta, di cambiamento, che può segnare la sua fine.
Oppure, l'apertura di una fase nuova. E tutti noi davvero lo speriamo.
C'è un tempo per ogni cosa: adesso è il tempo di trovare nuove persone o una famiglia che vogliano prendere in gestione il Maggiociondolo, e continuare, rilanciare, una storia di resilienza, passione, ospitalità, vita rurale, auto-produzioni, turismo sostenibile.
Certo, una enorme sfida, in un luogo lontano, dal fascino grande, come grande è la scommessa di abitarlo.
Ma siamo convinti che tra tante persone che sognano e cercano l'opportunità di cambiare vita, possa esserci anche la persona giusta per continuare il sogno di Don Luciano. E allora gli abbiamo promesso che avremmo fatto girare il suo appello, indicando a chiunque fosse interessato concretamente ad approfondire la questione, di contattarlo e fargli visita.
Giacomo Il Cammino dei Ribelli
(Grazie a Roberto D'Alessandro per la foto)
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